Torniamocene da dove veniamo

CRONACHE DI ORDINARIO DEGRADO – COSA SI SCOPRE QUANDO NON CI SI RASSEGNA ALL’INDIFFERENZA

E’ una giornata splendida a Bologna, passeggiare in bici il sabato pomeriggio è uno vero piacere. Improvvisamente il mio sguardo incrocia un manifesto, colore verde che richiama la mia curiosità. C’è un disegno, una scritta, mi avvicino. Rimango paralizzato.

Sul manifesto c’è raffigurata una fila di persone in fila davanti ad una porta che reca la scritta “Comune di Bologna”. Ma le persone non sono persone qualsiasi, o per lo meno, non lo sono nelle intenzioni del disegnatore: sono immigrati.

C’è un cinese davanti a tutti: ha la pelle gialla e due dentoni enormi. E’ dietro di lui c’è una donna con un bambino in braccio, ma non ci può essere alcun equivoco: dall’abbigliamento e dall’espressione truce è una zingara. Subito dopo un uomo di colore, addobbato come un venditore ambulante: è un negro. Ed infine, il più pericoloso di tutti: un arabo, con la barba lunga e lo sguardo maligno: è un terrorista: con una mano spinge via le ultime due figure della vignetta che sono il vero messaggio del manifesto: un vecchietto impaurito che tiene per mano il suo povero nipotino, anch’egli terrorizzato da tanta arroganza. La famiglia italiana (il nonnino e il suo dolce nipotino), soggiogata ed impaurita dall’orda dei barbari.  I loro diritti espropriati. La loro tranquillità irrimediabilmente perduta. La colpa è degli “altri”: gli invasori, i negri, i cinesi, gli islamici, gli zingari.

La vignetta era già di per se sufficientemente eloquente ma un messaggio finale ha ribadito la brutalità del concetto: “Indovina chi è l’ultimo? A Bologna prima i Bolognesi!”

Basta così è troppo. Non riuscirei a tornare a casa tranquillo. Sento il cuore a mille. Mi sento profondamente insultato. Annoto indirizzo e numero di telefono e vado alla ricerca di spiegazioni: Lega Nord Bologna, Via Ugo Bassi 3c.

La sede è nuova di zecca, lego la bici ed entro.  Dentro ci trovo 4 giovani militanti in camicia verde ed una giovane ragazza abbronzata, in tacchi alti e minigonna, che parla continuamente al telefonino.

Chiedo: avete affisso voi questo manifesto? (mostro la foto che ho appena scattato)

–          Certo e allora?

–          Volevo dirvi che, come cittadino, mi sono sentito profondamente offeso da questo messaggio e credo che sia una vera istigazione al razzismo. Vi chiedo di rimuoverlo.

–          Noi non siamo razzisti! Con questo manifesto vogliamo solo fare capire ai bolognesi che ci sono persone che vengono in Italia e godono di privilegi che non gli toccherebbero, togliendoli agli italiani.

–          Ma lei sa che gli immigrati versano fra imposte e contributi più di quanto ricevono in termini di servizi?

–          Questo lo dice lei. Il Nord paga sempre il conto di tutto. Ha letto il libro “Il sacco del Nord?”

 

A questo punto entra nella discussione la ragazza del telefonino che con piglio aggressivo mi dice:

 

–          Cosa vuole?

–          Voglio dirvi che questo manifesto è una porcheria. E che ne sono indignato

–          E lei è indignato per così poco? E invece dovrebbe essere indignato con questa gentaglia, questi zingari, questi marocchini, che vengono nel nostro paese, molestano le nostre donne (!), urinano nei nostri ospedali!

–          Lei non crede che persone che vivono e lavorano in un paese, abbiano gli stessi diritti di chi ha il sangue bolognese?

–          No.

–          Però non siete razzisti, vero?

–          No! e se non sta bene in questa città se ne può pure tornare da dove viene!

 

L’art. 1 della legge Mancino dispone quanto segue: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, […] è punito: … b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.

La propaganda della Lega Nord, oltre a contravvenire la legge, alimenta ed incita palesemente l’odio razziale, propagandando tesi ed immagini impregnate di discriminazione razziale, culturale e religiosa, che offendono 50mila persone che vivono, risiedono e lavorano legalmente a Bologna.

Io voglio che quel manifesto sia rimosso. Subito.

Raffaele Timpano

8 risposte a “Torniamocene da dove veniamo

  1. Non c’è che dire. E’ un vero e proprio un manifesto di razza

  2. Quel manifesto, una squallida dimostrazione di razzismo e ottusità che mi rammenta tanto la propaganda nazista degli “anni belli”, potrebbe essere anche l’occasione per domandare alla Procura della Repubblica se non vi ravvisi qualche genere di reato.

  3. Segnalare allo IAP ? Può essere molto efficace.
    ciao

  4. Io lavoro e ho lavorato anche con immigrati, sono di sinistra, non sono mai stata razzista e non sono d’accordo con manifesti di questo tipo che non aiutano, ma depistano. Ma proprio per il contatto quotidiano che ho con stranieri di ogni razza e livello, per ragioni di lavoro, posso affermare senza timore di essere fraintesa e senza generalizzare, che molto spesso i diritti degli stranieri riescono in qualche modo a sopraffare quelli degli italiani, soprattutto di quelli meno abbienti, più fragili e meno tutelati, come gli anziani per esempio. Posso inoltre affermare che molti stranieri lo hanno ben capito e ci marciano. Per cui per favore, al di là dei manifesti aggressivi e di cattivo gusto, smettiamo di fare del buonismo a tutti i costi, rimbocchiamoci le maniche ma senza mistificare la realtà e senza nasconderci dietro falsi atteggiamenti di apertura. In ultimo voglio dire che coloro che appaiono in prima linea a difendere i diritti degli stranieri, sono i primi che non si privano di nulla di ciò che hanno per darlo a chi ha bisogno.

  5. Com’è noto, l’enunciato “io non sono razzista, ma…” è una denegazione, cioè, afferma quel che nega, infatti la frase rituale che introduce discorsi razzisti o di giustificazione del razzismo.
    Dell’intollerabile manifesto della lega ho già detto. Non serve ripetere per chi non vuol vedere.
    Fosse una semplice questione di “cattivo gusto”; basterebbe (tentare di) insegnare ai celoduristi un po’ di galateo, ma la cosa – purtroppo – è un tantinello più grave, mi pare.

  6. Caro Raffaele, la tua denuncia mi ha donato una boccata d’aria. Oltre un mese fa la mia ragazza era tornata a casa sconvolta dopo aver visto lo stesso manifesto e me lo aveva descritto nel dettaglio suscitando in me la medesima indignazione. Sono del tutto d’accordo con te, meno con Gianna alla quale dico: se è vero come dice che alcune fasce di “Italiani” più fragili vedono applicati poco e male i propri diritti mentre alcuni immigrati “ne approfittano”, questa, secondo me, non è certo una colpa per immigrati che tentano di sfruttare al massimo i propri diritti, semmai è una mancanza delle istituzioni che non sono in grado di tutelare fasce di cittadini meno abbienti, italiani DOC o immigrati che siano.
    Viviamo in un Paese profondamente iniquo: i vari presidenti, amministratori delegati, manager di aziende pubbliche con compensi milionari troppo spesso “lavorano male” generando gravi ammanchi di bilancio e servizi sempre più carenti. E cosa si fa? li si premia con buonuscite da capogiro e li nomina a capo di un altro ente.
    Consiglierei ai militanti della Lega di concentrarsi su tematiche più importanti e nobili piuttosto che fare del basso populismo ammiccando alla sfera più primordiale e inconscia dell’essere umano: la paura del diverso.
    Ciao.
    Carmine

  7. Throughout the awesome pattern of things you receive an A with regard to effort. Where you actually confused us was first on all the specifics. You know, it is said, the devil is in the details… And it could not be more true right here. Having said that, permit me tell you just what did give good results. The writing is certainly pretty powerful which is possibly the reason why I am taking an effort to opine. I do not really make it a regular habit of doing that. Secondly, despite the fact that I can see a leaps in reasoning you make, I am definitely not confident of just how you seem to unite your points which inturn make your final result. For right now I will, no doubt subscribe to your point however hope in the future you connect the dots better.

Lascia un commento